Il cibo dovrebbe essere uno dei più grandi piaceri della vita.
Purtroppo, però, molte persone hanno una relazione conflittuale con l’alimentazione e, pur essendo essa molto importante per la salute del corpo e della mente, spesso risulta difficile seguire uno stile di vita sano e attivo.
La mindful eating è un approccio innovativo al cibo basato sulla mindfulness ed aiuta le persone che hanno difficoltà nella relazione con il cibo (mangiare troppo o troppo poco, abbuffate e fame nervosa, paura di ingrassare) aiutandole a sviluppare nuove risorse e strategie.
L’alimentazione consapevole aiuta a diventare un mangiatore consapevole: non c’è un modo giusto o sbagliato di mangiare ma ci sono vari modi di nutrire il corpo, la mente ed il cuore.
La mindful eating, quindi, non prescrive cosa mangiare e cosa non mangiare, ma insegna come mangiare, imparando a nutrirsi rispettando il proprio corpo attraverso graduali esercizi di alimentazione consapevole e meditazioni guidate tratte dal protocollo MBSR-Mindfulness Based Stress Reduction (quali, ad esempio, meditazione sul respiro, body scan, meditazione camminata).
Ciò incrementa la capacità di essere consapevoli di: sensazioni fisiche, emozioni, pensieri relativi al mangiare, ascolto dei segnali interni del corpo, uso dei cinque sensi. Inoltre, insegna a mantenere l’attenzione sul momento presente e sospendere il giudizio, riconnettendoci con la nostra innata saggezza interiore e disattivando il “pilota automatico”.
E la saggezza interiore è data dal nostro ipotalamo che sa perfettamente cosa e quanto mangiare per sentirsi bene. La mindful eating dà voce a quel nutrizionista interiore, riconnettendo corpo e mente.
L’esperienza della mindful eating, quindi, permette di percepire un generale senso di benessere psicofisico ed è in grado di amplificare la godibilità del cibo: dalla preparazione del pasto ad ogni morso, tutto diventa un’esperienza nuova, piena, appagante, di amore verso se stessi e vissuta interamente nel momento presente, nel qui e ora.