Raccontarsi. La narrazione della storia personale e familiare nella stanza di terapia

Ogni storia è la storia di qualcuno

Jerome Bruner

Ogni storia è la storia di qualcuno, ogni storia è la narrazione degli aspetti semantici della comunicazione e dei processi relazionali attraverso i quali i membri della famiglia costruiscono la propria soggettività.

Raccontarsi è un viaggio che racchiude e alterna momenti belli e altri più difficili. È una giostra di emozioni. Ma è anche un viaggio unico che ci permette di raggiungere una vera e propria consapevolezza.

Da quando partire nella narrazione? Molti pensano che si debba sempre partire dalla nascita, ma non sempre è così. È importante comprendere da quale momento della nostra storia decidiamo di partire o abbiamo necessità di raccontare. Ogni narrazione nasce da molteplici motivazioni e significati che inevitabilmente si intrecciano con la storia della nostra famiglia. Il sé di oggi, del qui ed ora, è la tela che abbiamo dipinto nel corso della nostra vita. Il tema riprodotto, i colori e le sfumature rappresentano le esperienze, le emozioni, le relazioni e i vissuti che abbiamo sperimentato nel corso degli anni.

Il genogramma è uno dei possibili strumenti utilizzati in stanza di terapia, che permette, attraverso l’uso delle immagini, delle metafore e del racconto, di accedere alla storia trigenerazionale della famiglia e della persona. 

Nello studio delle varie generazioni tra loro connesse, l’interesse si concentra sulla relazione di coppia, la relazione con la famiglia d’origine e il contesto socio-culturale nel quale le famiglie sviluppano la propria storia. Le famiglie connettono passato, presente e futuro; difatti le famiglie caratterizzate da un buon funzionamento sono in grado di collegare il presente con il loro passato e nello stesso tempo di progettare il proprio futuro. 

Il genogramma permette di indagare in che modo si sono realizzati i legami più significativi, andando a prendere in esame ad esempio la qualità della relazione tra coniugi, tra fratelli, tra genitori e figli. In poche parole, in che modo modelli di interazione e comunicazione differenti si sono integrati attraverso l’incontro tra le persone. 

Un altro aspetto che può essere rilevato attraverso la narrazione della propria storia è come vengono tramandate di generazione in generazione i processi di attaccamento, di separazione e di perdita e come le generazioni hanno affrontato il dolore nelle principali fasi del ciclo vitale (nascita, adolescenza, età adulta). Il modo di trattare questi passaggi influenzerà il legame tra le generazioni, ad esempio tra genitori e figli. Tutto ciò si trasforma in modelli di come si è uomo, donna, marito, moglie, genitore, padre, madre, fratello, figlio, come pure in che modo ci si immette in ruoli sociali legati ad esempio al lavoro e alle relazioni amicali. Infine, sappiamo che è proprio nella famiglia d’origine che si apprende a trattare il dolore e a generare felicità. Il genogramma ci aiuta a conoscere come ciò è avvenuto nelle varie generazioni e come si è verificato tale passaggio.

Allora perché raccontarsi? Perché aprire la scatola nera? 

Il raccontare e, in particolare, il raccontarsi, in terapia ha una valenza terapeutica specificatamente rispetto alla capacità di integrare eventi o esperienze della vita e alla libertà di darle un significato nuovo.

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