La perdita di una persona amata è una delle cause di maggiore dolore, è fonte di tormento e angoscia e può portare a credere che soltanto il ritorno di quella persona riuscirebbe a recare conforto. Quando questo succede, ogni singolo elemento della famiglia ne rimane colpito, compresi i più piccoli. Spesso però accade che i bambini siano esclusi dalla rete di sostegno, oppure informati in maniera inesatta, incompleta e potrebbero sentirsi abbandonati, soli, arrabbiati e confusi.
La comunicazione aperta rappresenta la strada migliore. Quando capita, è importante informare il bambino al più presto, rispondere alle sue domande e rassicurarlo. Può essere d’aiuto per lui sentirsi coinvolto, molte volte capita che gli adulti scelgono di non affrontare l’argomento della morte con i bambini perché cercano di proteggerli dal dolore. Per alcune persone è difficile pronunciare la parola “morte”; gli adulti fanno ogni sforzo per evitarla e preferiscono usare alcuni eufemismi come “ci ha lasciato” o “se n’è andato via”, che implica un “viaggio” e quindi un “ritorno”. Quando gli adulti sentono queste parole riescono a comprenderne il significato, un bambino invece molto spesso non sa di che cosa si sta parlando.
Quando il dolore non trova voce per esprimersi e rimane compresso nell’animo può essere causa di una lunga sofferenza, di disturbi emotivi e comportamentali.
Se il bambino può parlare e vivere il proprio lutto con qualcuno che sia capace di stare con il suo dolore senza cercare di convincerlo ad uscirne, allora sarà in grado di vivere la sua vita in uno stato di salute mentale. Ma se ciò non accade, corre il rischio di rimanere vulnerabile, di rimanere prigioniero della rabbia.
La terapia on line o dal vivo, può aiutare un bambino che soffra il dolore causato da una perdita a sentirsi protetto nella sua sofferenza, ed elaborare le emozioni più profonde.
Date valore al vostro dolore; il dolore che non parla sussurra al cuore troppo gonfio e lo invita a spezzarsi
Shakespeare, Macbeth, IV,3
Bibliografia:
(Dacomo M., Pizzo S.2012) La depressione infantile. Terapia cognitivo comportamentale con bambini e adolescenti.