Metathesiofobia: La paura del cambiamento

Metathesiofobia

Questa mattina mi sono svegliata con il ritornello di questa canzone che continua a ripetersi in loop nella mia testa, spalancando molteplici spunti di riflessione.

Fa più o meno così:

C’è un mistero in ogni giorno che comincia,
dopo una notte che finisce.
Io non ho mai capito di che cosa sono fatte le conchiglie,

probabilmente sono state fatte a mano
da un uomo sull’Isola d’Elba,
c’ha lavorato una vita e poi s’è stufato e le ha tirate per terra,

Buttando nel vento il lavoro di anni
Perché nemmeno da vecchi si sa cosa faremo da grandi,
Buttando nel vento il lavoro di anni
Perché nemmeno da vecchi si sa cosa faremo da grandi…

“Nemmeno da vecchi si sa cosa faremo da grandi…”

Cosa significa? 

Forse vorrà dire che in fin dei conti, nonostante il passare degli anni, i cambiamenti –e quindi l’incertezza– sono sempre dietro l’angolo. 

Un terremoto di domande scuote la mia mente: 

Chissà come sarò da vecchia…sempre se ci arrivo!? 

Avrò superato i miei timori o ne avrò degli altri? 

E se mi ritrovassi un giorno piena di rimpianti? 

Forse dovrei prendere quella dannata decisione e concedermi quella possibilità! 

E se fosse uno sbaglio? E se poi alla fine perdessi quello che oggi ho di certo, per qualcosa di totalmente incerto? 

E se…e se… e se. 

Spesso accade, ad un certo punto della nostra esistenza, di rimettere in discussione alcuni aspetti della nostra vita (lavorativi, familiari, sociali o sentimentali) ma di non essere in grado di fare il famoso primo passo verso il cambiamento, per paura di sbagliare. 

Di frequente, il timore dell’incerto ci porta a stagnare in situazioni ormai sature, a volte nocive e spesso, per timore di “buttare nel vento il lavoro di anni”, preferiamo condannarci alla certezza di un’esistenza infelice e insoddisfacente, piuttosto che concederci la possibilità di cambiare rotta, affrontando l’incertezza.  

Ma perché questo accade? Perché la paura del cambiamento arriva prepotentemente come un freno a mano improvviso e ci fa inchiodare, non lasciandoci percorrere lo scorrimento veloce della vita? 

Volendo fare un breve brainstorming sul concetto di cambiamento vengono fuori molteplici parole, spesso ambivalenti: possibilità, incertezza, novità, nostalgia, perdita, guadagno, ansia, speranza, crisi, paura. 

Quindi, per una nuova possibilità, c’è un’incertezza da imparare a tollerare; per ogni novità, un po’ di paura da affrontare; per ogni guadagno, una piccola perdita.  Forse è normale che sia così! 

E perché allora nonostante la consapevolezza razionale che il cambiamento possa portare a un miglioramento, la paura del nuovo riesce comunque a bloccarmi, impedendomi di muovermi verso nuove prospettive?

La vita è sottoposta quotidianamente a rapide trasformazioni, ponendoci necessariamente davanti scelte da prendere. Questo aspetto della nostra esistenza può, in alcuni, esercitare una forte pressione e senso di frustrazione sul tentativo di provare a mantenere un certo controllo della propria vita e della propria comfort zone. 

È difficile cambiare, forse perchè non sono pienamente consapevole delle mie potenzialità, forse temo che le mie scelte siano o meno condivise o comprese da chi mi circonda.  

La paura del cambiamento in psicologia viene chiamata Metathesiofobia e generalmente si nutre della mancanza di certezze e controllo, quindi da una scarsa tolleranza all’incertezza e da un basso senso di autoefficacia o autostima. 

E’ caratterizzata da una sintomatologia analoga a quella dei classici disturbi d’ansia: elevata preoccupazione, insonnia, tachicardia, pensieri ricorrenti ed intrusivi legati all’incertezza del futuro, nervosismo ed irrequietezza. 

L’ ansia legata al cambiamento può essere trattata e affrontata in modo efficace con un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale, attraverso il quale è possibile avviare una trasformazione profonda e significativa, che prenda in considerazione non solo i sintomi, ma anche i pensieri e i fattori che mantengono viva la paura, permettendo di abbracciare il cambiamento come una possibilità, anziché temerlo e viverlo come una minaccia.

Ognuno di noi merita di vivere la vita in maniera attiva e positiva e non di sopravvivere passivamente ai cambiamenti e questo può essere possibile solo attraverso un lavoro integrato che coinvolga non solo la sfera cognitiva, ma anche quella psicofisiologica, emotiva e dell’attaccamento. 

Solo così impareremo a lasciar trascorrere la notte, per dare spazio a un nuovo giorno perché, in fin dei conti, come recita la canzone:

“C’è un mistero in ogni giorno che comincia,
dopo una notte che finisce.”

Bibiografia 

La psicologia del cambiamento – Riflessioni, risorse e strategie per governare gli eventi della vita- Stefano Greco, Franco Angeli

La paura del cambiamento https://www.psicologo-online24.it/blog/la-paura-del-cambiamento/

Lucio Corsi, “Cosa faremo da grandi?” https://www.youtube.com/watch?v=PCoORyUaLJE

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