Gli effetti dello stress sulla salute

stress

Lo Stress e i suoi sintomi  

Lo stress è una risposta psicofisica ad una quantità di compiti emotivi, cognitivi o sociali percepiti dalla persona come intensi ed eccessivi. In un determinato periodo di vita, tale condizione rappresenta una normale reazione di adattamento che rende l’organismo più attivo di fronte a situazioni complesse, quali difficoltà lavorative, cambiamenti in famiglia, rotture di relazioni importanti e altri eventi ad alto impatto per la persona. Se gestito correttamente tale stato di attivazione può essere una fonte di vitalità e di tensione positiva che porta al raggiungimento di obiettivi personali e di un nuovo equilibrio. Quando invece esso diviene eccessivo e costante può cronicizzarsi, essere invalidante, perdendo così la sua funzione positiva. Tra i sintomi da stress cronico troviamo: sintomi fisici ovvero mal di testa, dolore alla schiena, tensione muscolare, tachicardia, sudorazione eccessiva, problemi di sonno, irrequietezza, stanchezza, perdita di appetito e del desiderio sessuale; sintomi comportamentali come digrignare i denti, aggressività, fame compulsiva; sintomi emotivi quali il pianto improvviso, il senso di solitudine, rabbia, infelicità, ansia e nervosismo; sintomi cognitivi ovvero difficoltà a prendere decisioni, pensieri negativi, preoccupazioni ricorrenti, distrazione e difficoltà a concentrarsi.

Come lo stress influisce sul corpo?

L’eccessivo accumulo di tensione può generare un abbassamento delle prestazioni individuali in ogni ambito di vita e generare emozioni negative e paralizzanti. Questo status costante può determinare cambiamenti significativi del sistema fisiologico comportando in alcuni casi una patologia fisica e/o un malessere psicologico. Come conseguenza principale, si può osservare l’attivazione inadeguata del sistema nervoso autonomo che permane nella modalità “lotta o fuga” senza mai disattivarsi, rendendo il nostro organismo estremamente vulnerabile. Nello specifico, resta attivo il sistema simpatico, ovvero quel sistema che si occupa della difesa e della protezione; risulta invece disattivato quello parasimpatico che ha la funzione contraria, ovvero quella di rilassare l’organismo. 

Oltre al sistema nervoso, lo stress può influenzare tutti gli altri sistemi fisiologici: il sistema cardiovascolare può funzionare in modo più veloce facendo aumentare la pressione sanguigna; il sistema respiratorio può determinare una respirazione molto più superficiale che ostacola la diffusione omogenea dell’ossigeno in tutto il corpo; il sistema gastrointestinale può presentare alterazioni e malesseri digestivi. Anche a livello muscolo-scheletrico possono esserci delle conseguenze che possono determinare l’irrigidimento dei muscoli, problemi di postura, dolore alla schiena, al collo e alla mandibola.

Come affrontare lo stress eccessivo?

Un livello elevato di stress può essere ridotto facendo ricorso a tecniche di rilassamento, mindfulness, neurofeedback e soprattutto alla psicoterapia cognitivo comportamentale.

Le tecniche di rilassamento mirano a controllare e gestire le risposte fisiologiche e a ripristinare il funzionamento del sistema nervoso promuovendo l’equilibrio tra il sistema simpatico e parasimpatico e raggiungendo uno stato di rilassamento piuttosto che di tensione. Anche l’esercizio fisico costante associato ad una dieta equilibrata può migliorare la capacità di affrontare le emozioni negative legate allo stress. L’allenamento regolare permette la produzione di serotonina e dopamina, ormoni che determinano un senso di benessere e piacere. Se i sintomi persistono e la persona non presenta un miglioramento psicofisico, sarebbe opportuno rivolgersi ad uno psicologo specializzato; sarebbe auspicabile la scelta di una psicoterapia di tipo cognitivo comportamentale in quanto essa consente all’individuo di apprendere i metodi di gestione dell’ansia e di modificare quei comportamenti disfunzionali che mantengono il disturbo, guidando la persona verso uno status di benessere.

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