- DISTURBO BIPOLARE – TIPO I
Il disturbo bipolare si contraddistingue per intense alterazioni di emozioni, pensieri e comportamenti.
Il disturbo bipolare di tipo I è caratterizzato dall’alternanza di fasi depressive e maniacali o miste, o dalla sola presenza di episodi maniacali.
L’episodio maniacale implica la presenza di un umore eccessivamente elevato, o irritabile, e un aumento dell’attività o dell’energia presente per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni, per almeno una settimana, insieme ad almeno tre sintomi aggiuntivi.
Quando l’umore è irritabile devono manifestarsi almeno quattro sintomi aggiuntivi.
L’umore viene spesso descritto come euforico, eccessivamente allegro, gioioso, come di chi si sente “al settimo cielo”. Se i bisogni dell’individuo non vengono soddisfatti oppure se ha fatto uso di sostanze, il tono può essere irritabile e non elevato.
Durante l’episodio maniacale, l’individuo può intraprendere contemporaneamente molti nuovi progetti.
La persona può avere un’autostima eccessiva: si sente grande, sovrastima le sue capacità e competenze, che raggiungono a volte proporzioni deliranti, ad esempio può esagerare i propri talenti o impegnarsi in compiti al di fuori della sua portata, come scrivere un romanzo.
Di solito il bisogno di sonno diminuisce: l’individuo può dormire poco se non per nulla oppure può svegliarsi prima del normale pur sentendosi riposato e pieno di energia.
Il linguaggio tende ad essere veloce, incalzante, difficile da interrompere, esageratamente spiritoso, caratterizzato da giochi di parole, teatralità, da un eccessivo gesticolare e da un tono di voce elevato. Il linguaggio è accelerato con repentini cambiamenti di argomento.
Chi ha un disturbo bipolare può avere difficoltà a sostenere una conversazione perché distratto da stimoli esterni.
L’aumento dell’attività finalizzata può determinare un’eccessiva pianificazione e partecipazione ad attività sessuali, lavorative, politiche o religiose.
Solitamente si manifesta un aumento della socievolezza nelle relazioni sociali, della libido, delle fantasie e dei comportamenti sessuali.
L’ottimismo eccessivo e lo scarso giudizio spesso inducono la persona a comportarsi in modo imprudente (acquisti incontrollati, guida spericolata, investimenti finanziari avventati, promiscuità sessuale).
L’episodio maniacale deve causare una compromissione del funzionamento sociale e lavorativo o richiedere l’ospedalizzazione.
Durante un episodio maniacale gli individui non pensano di aver bisogno di un trattamento. Essi possono modificare il proprio abbigliamento, il modo di truccarsi o il proprio aspetto personale in maniera più stravagante.
Il primo episodio si manifesta solitamente verso i 18 anni.
La fase depressiva si caratterizza per umore basso, assenza di energie, facile affaticamento e difficoltà di concentrazione. In alcune circostanze, il passaggio da una fase all’altra avviene gradualmente. In altre, tra una fase e l’altra si verifica una fase mista (in cui sono presenti in contemporanea sintomi depressivi e ipomaniacali).
- DISTURBO BIPOLARE – TIPO II
La sintomatologia del disturbo bipolare di tipo II mostra molte analogie con quella del disturbo bipolare di tipo I, ma è necessaria la presenza di un episodio ipomaniacale in sostituzione di quello maniacale.
L’episodio depressivo maggiore deve persistere per almeno 2 settimane e l’episodio ipomaniacale per almeno 4 giorni.
Chi soffre di disturbo bipolare II spesso non pensa di aver bisogno di un trattamento né considera gli episodi ipomaniacali come patologici.
Il disturbo bipolare II può cominciare in tarda adolescenza e durante tutta l’età adulta, solitamente l’età media di esordio è tra i trenta e i quaranta anni: più tardi rispetto al disturbi bipolare I ma più precocemente rispetto al disturbo depressivo maggiore.
Il trattamento online mira al raggiungimento di alcuni obiettivi. In primis si insegna all’individuo come riconoscere i sintomi caratteristici di ciascuna fase, si spiegano al paziente strategie utili al fine del superamento delle difficoltà e si dedica uno spazio alla fase depressiva utilizzando tecniche tipiche della TCC.