Premessa
Sul luogo di lavoro, come ogni altro luogo della nostra sfera quotidiana, le emozioni giocano un ruolo molto importante.
Solitamente si pensa all’ambiente lavorativo come ad uno spazio fatto solo di razionalità, ma non è cosi!
In qualsiasi situazione ed attività quotidiana, infatti, possiamo identificare nel nostro vissuto una componente emotiva.
Le emozioni sono come un sistema di informazioni in uno scambio continuo tra organismo e ambiente ed hanno funzione di adattamento, fondamentale per la sopravvivenza.
Le emozioni, inoltre, hanno diverse componenti:
- cognitiva, ossia la valutazione degli stimoli ambientali;
- fisiologica, ossia un’attivazione del sistema nervoso centrale, autonomo, endocrino (aumento del battito cardiaco e dell’attività delle ghiandole sudoripare)
- espressivo – motoria, ossia un’espressione corporea, vocale e mimico-facciale
- soggettiva, ossia una riflessione soggettiva sull’esperienza ed un vissuto emozionale, con un’attribuzione di nomi a specifici stati emotivi;
- motivazionale, ossia una predisposizione ad agire, ad elaborare piani per realizzare scopi e soddisfare bisogni.
Clima emotivo e clima aziendale
Un buon Leader e/o HR (Responsabile risorse umane) sa bene che il clima emotivo in azienda può influenzare la produttività.
Di conseguenza, è importante che presti costante attenzione al clima del suo gruppo di lavoro.
È necessario, quindi, chiedersi se i dipendenti:
- sono soddisfatti
- sono motivati
- credono nella possibilità di crescita personale e professionale
- hanno un forte senso di appartenenza all’azienda
Esistono, inoltre, alcuni indicatori che segnalano malessere all’interno del gruppo di lavoro:
- Alto numero di dimissioni
- Alto livello di conflittualità
- Elevato assenteismo
- Peggioramento delle prestazioni
Diventa, quindi, fondamentale un costante monitoraggio di tali indicatori per valutare il livello di benessere organizzativo e gestire eventuali problematiche presenti.
Possibili strumenti di miglioramento sono:
- Formazione inerente l’intelligenza emotiva al fine di gestire e riconoscere le emozioni
- Programmi di promozione del benessere fisico e psichico
Hard Skills e soft skills
Oltre a ciò che è stato detto precedentemente, è importante che accanto alle competenze tecniche, specifiche ed imprescindibili per ogni profilo professionale, vengano considerate e valutate le cosiddette soft skills, ossia le abilità personali e competenze trasversali, legate all’intelligenza emotiva:
- Capacità di problem solving
- Capacità di gestire lo stress
- Capacità di ascoltare e comunicare
- Capacità di leadership
- Capacità di lavorare in team
- Pensiero critico
La selezione del personale quindi, ad oggi, non può prescindere da una valutazione a 360° del candidato, in quanto è dimostrato come anche le soft skills siano necessarie per un buon funzionamento aziendale.
Inoltre, è fondamentale prevedere, all’interno della propria azienda, programmi ed incontri di formazione per fornire tecniche e strumenti di conoscenza ed approfondimento delle soft skills per far fronte ai continui cambiamenti ed evoluzioni degli attuali luoghi di lavoro.
Conclusioni
È necessario mantenere un focus costante sull’equilibrio tra clima aziendale ed emotivo per il mantenimento di un buon livello di benessere organizzativo.
Un clima emotivo positivo, infatti, migliora il clima aziendale e rende il luogo di lavoro un posto in cui ci si sente riconosciuti, accettati ed ascoltati. Il leader, di conseguenza, diventa il punto di riferimento per ogni lavoratore, rendendo il clima aziendale costruttivo, oltre che produttivo.
Bibliografia
- Margerita Spagnuolo Lobb, Frans Meulmeester (2020) “L’approccio gestaltico con le organizzazioni”, Franco Angeli
- Argentero P. (2007) “Psicologia del lavoro e interventi organizzativi. Teorie e strumenti per la gestione delle risorse umane, la promozione della qualità e la prevenzione dei rischi psicosociali.” Franco Angeli
- Avallone F., Paplomatas A., (2005) “Salute Organizzativa. Psicologia del benessere nei contesti lavorativi.” Raffaello Cortina