Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività
Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (DDAI), più conosciuto con la sigla inglese ADHD: acronimo inglese (Attention Deficit Hyperactivity Disorder), è un disturbo collocato dal DSM 5 (APA, 2013) tra i disturbi neuroevolutivi.
Tale disturbo si manifesta con comportamenti di irrequietezza motoria (iperattività), impulsività e una persistente incapacità di mantenere l’attenzione, interferisce con il funzionamento scolastico, sociale e lavorativo del soggetto.
Sulla base dei sintomi riportati, è possibile individuare tre sottotipi del disturbo:
- Sottotipo prevalentemente disattento, se il bambino ha spesso difficoltà nel mantenere l’attenzione in compiti scolastici, nel gioco, nelle relazioni. Risulta sbadato nelle attività quotidiane e ha difficoltà nell’organizzazione delle attività e nello svolgimento di compiti che richiedono uno sforzo mentale prolungato;
- Sottotipo prevalentemente iperattivo-impulsivo, se il bambino si agita sulla sedia, se si alza, corre o interrompe conversazioni in modi e momenti inappropriati, se parla troppo e se risulta incapace di svolgere attività tranquillamente;
- Sottotipo combinato, se il bambino presenta entrambe i quadri sintomatici sopra descritti.