Devo fare una piccola premessa: qualche mese fa, ho deciso di fare un biglietto di sola andata.
Sì, ho deciso che era arrivato il momento di partire, sinceramente non sapevo ancora dove e quando sarei arrivata, ma sapevo che avrei avuto una compagna di viaggio: la mia Psicologa!
Ero veramente scettica; fino a prima di entrare nello studio ero tentata dal fare dietro-front e ritornare a casa.
Ma a distogliermi dal farlo è stato il fatto che ero davvero sfinita, fisicamente e mentalmente.
Tachicardia che mi toglieva il fiato e quella sensazione orrenda che stesse per succedere qualcosa di terribile. Gli altri che mi dicevano di calmarmi e io che mi sentivo non capita.
Partiamo insieme, io e la mia Psicologa, per questo viaggio e, sin dai primi colloqui, conosco nuovi passeggeri: primi fra tutti FIDUCIA nel percorso e SPERANZA di poter riprendere in mano la mia vita.
Già solo parlarne con la mia compagna di viaggio mi faceva stare meglio, a dire la verità! Non so spiegare…mi sono sentita per la prima volta capita in quello studio.
Ho finalmente dato un nome a tutto quello che provavo: ANSIA!
Questo mi ha fatto sentire meno strana e sono diventata sempre più brava a gestirla.
Veniamo ad ora: abbiamo superato la fermata “Obiettivi a breve termine”, stiamo procedendo e io sono sempre più felice di aver fatto quel biglietto qualche mese fa.
Il mezzo sul quale viaggiamo si popola sempre più di passeggeri, che mi hanno consentito di apprendere a gestire i sintomi, che prima mi bloccavano.
Ma quattro giorni fa, ho saputo che devo tornare nella città in cui studio, a Km da qui.
La spia DISTANZA lampeggiava all’impazzata nella mia testa e per un attimo ho pensato che il nostro magico bus si fosse fermato per sempre. È intervenuta la mia Psicologa e, come un abile meccanico, trova la soluzione: TERAPIA ONLINE!
Un po’ di dubbi all’inizio li ho avuti, eh…ma ho scelto di provarci!
E oggi siamo ripartiti, tutti insieme, per proseguire nel nostro cammino. Era da poco salita a bordo una tipetta veramente simpatica, già l’adoro: si chiama ASSERTIVITÀ e ci stiamo conoscendo meglio, perché mi pare abbia veramente tanto da insegnarmi.
E su questo nuovo modo di viaggiare che dire? La terapia funziona esattamente come prima, ma a me piace ancora di più, perché mi ha permesso di continuare il mio percorso verso la meta, anche dall’altro estremo dello Stivale.